Un racconto nella preistoria sarda
La fiaba della strega nuragica che guarisce l'anima
La storia, ambientata nel medio periodo nuragico, ruota intorno al piccolo Ardi, un bambino che vive felice la sua quotidianità spensierata, sin quando si ammala di una misterioso e sconosciuto male. La comunità si stringe intorno alla famiglia del piccolo e cerca di propiziare le divinità: il Grande Mamai e la Dea Madre. Ogni cura pare vana, ogni erba medicamentosa inefficace. Gli abitanti del villaggio provano anche a invocare le anime de defunti, perché intercedano per la guarigione di Ardi, ma invano...
L'età nuragica diventa un presente storico da scoprire, in cui è facile riconoscersi perché i segni del passato scorrono dentro ogni abitante della Sardegna. Ritrovare il significato di comunità, attraverso un evento che scombina e riordina, è una delle chiavi di lettura del libro. “L'intento è quello di descrivere il processo di cura che la famiglia ed il gruppo sociale allargato attivano quando vi è la malattia di un bambino. Solo dalla collaborazione tra tutte le persone coinvolte, può derivare un importante processo di crescita e di guarigione, una sorta di presa di coscienza collettiva che porta anche alla trasformazione della stessa malattia”.
I libri hanno poteri magici: leggere ci aiuta ad immaginare percorsi alternativi per affrontare le piccole e grandi sfide di ogni giorno, insegnando vere e proprie lezioni di vita. “Vorrei trasmettere ai bambini, attraverso la favola, amore per la Sardegna e la sua storia” afferma la Obino. Il libro, tradotto da Oreste Pili in sardo campidanese, ha anche un intento sociale pratico: il ricavato delle vendite è devoluto a Medicina Sociale per sostenere i progetti per i bambini affetti da DSA (disturbi spefici dell'apprendimento).