"Ali di Babbo" di Milena Agus

Le mie impressioni sulla lettura di " Ali di Babbo"

Mi sono immersa nel mondo di Milena, ancora un po’ come a casa mia, infatti la storia  é descritta  proprio in quell’angolo di costa che frequento ormai da molti anni e solo nei mesi estivi.

Circa una ventina d’anni fà avevo persino conosciuto delle famiglie proprietarie di quei pezzi di terreno vicino alle spiagge, contadini e allevatori con poco denaro che si ostinavano a non vendere e alcuni ormai hanno ceduto per  lasciare posto ai villaggi  a schiere, per fortuna oggi restano ancora coste vergini e immacolate come nella foto sopra!

Il personaggio principale sembra apparentemente “Madame” che ha ben poco in comune con una “Signora con la S maiuscola”  una donna ancora nubile  a cinquantanni, tremendamente sola nei suoi affetti con amanti che continua a viziare senza mai chiedere niente. Umanamente generosa con tutti , Madame appare sporadicamente felice di quel suo paradiso che non cambierebbe per miliardi.

Si ritrovano quei personaggi deboli come la mamma della narratrice, completamente nascosta nell’ombra della sua matattia (immaginaria?), e personaggi forti come il nonno che malgrado la sua grande saggezza preferisce sparire. Come è scomparso il padre, figura  presente solo  con delle ali  che fanno pensare a una forma di protezione per la nidiata familiare, invece...

Tra i personaggi più teneri e forse perché anche il più giovane, Pietrino  che nessuno vede o ascolta cerca di farsi spazio tra quei personaggi adulti e come succedeva una volta nelle famiglie numerose, l’ultimo nato era spesso anche  l’ultima ruota del carro. 

Poi si ritrovano i voltafaccia della vita, con nuove, belle, e brutte sorprese dove ogni tanto spariscono anche  gli spaventi. La magia più bella è ritrovare tutti questi esseri umani, che in fin dei conti si amano anche nei momenti più difficili. Quando arriva la felicità per qualcuno “una felicità troppo grande da non poter sopportare”  perché sembra impossibile ed è  ancora più difficile da accettare, non appaiono gelosie e li ritroviamo ancora alleati nel loro destino.

Tutto questo è narrato con ampie descrizioni della natura, dei profumi e colori della terra e del mare, che accrescono ancora di più la magia di esistere.

La particolarità che ritroviamo in tutti e tre racconti di Milena Agus, è la presenza seppure discreta della musica, penso sia il sottofondo migliore per accompagnare le storie della vita. La musica è  presente come una grande passione che fà dimenticare il mondo reale, con altri colori,  piccole parentesi di calma  benefica.

Vi aspetto con i vostri commenti e impressioni!