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18 juillet 2012

Pinuccio Sciola

IL SIGNORE DELLE PIETRE: IL TOCCO MAGICO DELLE MANI DI PINUCCIO SCIOLA NELLA CREAZIONE DELLE SCULTURE

sciola

Le collaborazioni con i grandi architetti non si contano più e le pietre sonanti di Pinuccio – pietre vive simili a menhir che, se sfiorate, diffondono suoni di vetro e di ferro, di legno, e persino simili alla voce umana – sono un’attrazione che ha portato la scultura molto oltre il recinto degli appassionati della pietra e delle sue forme. Renzo Piano ne ha messa una enorme nel Parco della musica di Roma e quando ci sono stata per lavoro e l’ho riconosciuta ho sentito come un suono dentro. Un uomo così, nato in un paese dove per definizione non c’è niente, avrebbe avuto l’occasione di vivere altrove con facilità. Invece è rimasto lì. Il mondo lo ha girato in lungo e in largo, le sue opere sono nei luoghi d’arte più prestigiosi, ma già negli anni ’70 Pinuccio ha deciso che San Sperate era il suo catalizzatore e che la sua principale azione artistica sarebbe stata quella di non lasciarlo uguale a come lo aveva trovato. Ha chiamato artisti che dipingessero i muri del paese con i bambini e le bambine. Ha scolpito sassi con i loro padri e fatto fotografare le loro madri dai più grandi maestri dell’obiettivo che conosceva. Ha costruito installazioni di materiali di ogni tipo con i vecchi e le vecchie. Ha aperto una scuola di scultura dove vanno a imparare i giovani talenti di tutto il mondo. Ha battezzato la nascita di un festival multiarte che coinvol­ge tutto il paese, strada per strada, e riempie di bellezza ogni angolo di San Sperate, chiamando a raccolta artisti di ogni disciplina. Qualcuno di loro si è talmente innamorato di questo modo di stare al mondo insieme che ha scelto di trasferirsi a San Sperate e di viverci e morirci, come ha fatto il grande fotografo di origine argentina Pablo Volta. In quarant’anni di quest’opera Pinuccio ha cambiato il volto della sua comunità fino a farne un laboratorio di artisti che vive in un paese-museo sempre in mutamento, un paese di cui si è accorta anche l’Unesco. L’altra sera, mentre guardavo Pinuccio suonare le pietre nel suo agrumeto, ho pensato che a volte, davvero, basta un solo uomo con una sola vita a disposizione per fare tutta la differenza che serve.

Tratto dal sito:TOTTUS IN PARI

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