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20 juillet 2012

ROSSELLA URRU È LIBERA: LA GIOIA DI TERZI NAPOLITANO E MONTI

ROMA\ aise\ - È stata accolta con grande gioia la liberazione di Rossella Urru, annunciata nella serata di ieri dal ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi.

La cooperante italiana era sta rapita nel sud dell'Algeria lo scorso 23 ottobre ed è stata rilasciata proprio ieri, dopo 270 giorni di prigionia.

"È una bellissima notizia", ha detto Terzi ai giornalisti alla Farnesina, spiegando di aver portato i saluti del presidente Napolitano ai familiari della cooperante che attendevano la conferma del rilascio dall'Unità di crisi.

Napolitano "ha seguito personalmente, insieme al presidente del Consiglio, a me e a tutto il governo questo caso così difficile per l'opinione pubblica italiana", ha spiegato Terzi, aggiungendo che "il caso di Rossella Urru rappresenta un simbolo dei valori del coraggio e dell'eroismo delle nostre donne che lavorano su terreni di cooperazione estremamente difficili e che rappresentano la dignità, l'orgoglio e la grandezza dell'Italia".

E proprio il presidente Napolitano, dopo aver appreso "con sollievo e con gioia" la notizia della liberazione di Rossella Urru dopo la lunga prigionia nelle mani dei rapitori, ha espresso la propria "personale partecipazione" ai famigliari dell'italiana che aveva incontrato nel febbraio scorso in Sardegna.

Napolitano, che aveva "fin dall'inizio manifestato piena fiducia nell'impegno degli organi dello Stato per conseguire la liberazione della giovane connazionale", ha quindi rivolto il proprio "apprezzamento alle Amministrazioni e ai Servizi di Sicurezza per la loro tenace iniziativa e per il felice esito raggiunto".

Anche il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha partecipato alla grande gioia dei familiari e di tutti gli italiani per la liberazione di Rossella Urru. Monti ha espresso, in particolare, "il vivo compiacimento" suo e del Governo "per la felice conclusione della lunga prigionia di cui è stata vittima la nostra cooperante, impegnata per promuovere i principi di tolleranza e solidarietà in favore di popolazioni in situazioni difficili". Monti ha ricordato di aver "seguito attentamente il lavoro degli organi dello Stato che con professionalità e impegno si sono prodigati per la liberazione della nostra connazionale. Li ringrazio per questo ulteriore successo che l’Italia può segnare nella lotta contro il terrorismo internazionale", ha detto il presidente Monti, "rafforzando il sentimento di sicurezza che l’appartenenza alla comunità nazionale assicura agli italiani che operano nel mondo". (aise)

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